Se io percorro la Torino-Aosta so che – da mesi – poco prima di Scarmagno, ci sono un paio di chilometri con doppia circolazione su una sola corsia. Sulla Torino-Savona – da anni – c’è un’ intera corsia di un ponte, nei pressi di Fossano, chiusa per lavori, e anche in quel caso c’ è la doppia circolazione. Sono soltanto alcuni esempi, quelli che vanno più indietro nel tempo. Perché nelle settimane di lockdown si è intervenuti massicciamente con altri cantieri, approfittando del fatto che fossero poche le auto in circolazione. Ovviamente quei lavori non sono ancora conclusi e quindi basta percorrere qualsiasi tratto autostradale in Piemonte, per imbattersi in continui scambi di corsia, riduzioni della velocità, tratti intasati.
“Fantastico, ottima notizia!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
E’ evidente, che chi va in autostrada, è disposto a pagare il pedaggio sulla base del presupposto di poter raggiungere una località in breve tempo e a più alta velocità rispetto alle strade normali. Se invece resta imbottigliato perennemente ad 80 km/h per lavori in corso, il pedaggio è giusto che sia adeguato in modo corrispondente. Basterebbe una riduzione di qualche centesimo di euro relativa al tratto interessato dalle interruzioni. E’ questione di giustizia.
Non so come finirà l’ indagine dell’ Antitrust, ma è comunque una bella notizia il fatto che ci si sia immessi su una buona strada. Anzi, autostrada.
CALCIO E DISCOTECHE RIPARTONO, LA SCUOLA CHISSA’… Next Post:
LO SCAFFALE: SERENDIPITY DI OSCAR FARINETTI