Oltre 120 nuove rotte. Il Piemonte – tramite Caselle – sarà collegato, dal 1° novembre, con Budapest, Copenaghen, Cracovia, Edimburgo, Kiev, Lanzarote, Londra, Madrid, Malaga, Marrakech, Parigi, Shannon, Siviglia, Tel Aviv, Trapani a cui si aggiungono Palma, Leopoli e Pescara al via già nella stagione estiva, a partire da luglio, le rotte per Chania, Corfù e Rodi.
E poi non dite che siamo una regione isolata. Da Torino partono e arrivano 32 rotte che collegano il Piemonte a 13 paesi in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
La scelta di Ryanair di mettere le basi a Torino con un investimento di 200 milioni di euro e di dar lavoro a 60 persone è di quelle che devono renderci felici, ma anche farci riflettere.
È un’occasione che non possiamo – e non dobbiamo – lasciarci sfuggire. L’ amministratore delegato della compagnia low-cost irlandese, Eddie Wilson, ha commentato così la notizia: “Questo territorio ha grandissime potenzialità turistiche grazie a prodotti ed esperienze che devono ancora essere scoperti e promossi. È un’opportunità unica per il territorio – ha aggiunto- per questo invitiamo la Regione e le istituzioni a lavorare con noi per rendere questa possibilità un successo”.
Serve aggiungere altro? In piemontese si dice dumse da fè. L’occasione è ghiotta. Possono arrivare milioni di turisti e di operatori economici. Lasciar cadere quest’opportunità nel vuoto sarebbe un errore imperdonabile
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