A poco a poco, una piccola area del Monferrato Astigiano stava iniziando a farsi conoscere meglio: “La Barbera di Nizza”, un riferimento sicuro quando si parlava di vigne, uva e vino di qualità. Gli operatori del settore ne parlavano bene, senza indugio. Fu così che, a ogni nuova gemma di vite, iniziava a prendere forma un pensiero condiviso da chi metteva a frutto il proprio saper fare nel produrre vino eccellente…
Il tempo passa, e arriviamo a fine anni ’90: tra i produttori si fa strada la consapevolezza di dover legare con nodi indissolubili il vino al proprio territorio d’origine, per preservarne – in primis – la qualità e per poterlo comunicare meglio.
“Le Vigne del Nizza”: questo il nome che suggella l’unione e mostra la chiarezza di obiettivi delle persone che ne fanno parte.
Un altro passo verso una nuova realtà era stato fatto.
Una volta diventata ufficiale la sottozona Nizza, l’entusiasmo tra i produttori era all’apice: tra l’orgoglio di vedere la parola “Nizza” in etichetta e l’emozione di far parte di un gruppo sempre più grande, il gioco stava iniziando a farsi davvero serio.
L’obiettivo principale è chiaro: arrivare alla docg.
Preservare la qualità e portare il Nizza al giusto livello di riconoscimento è un’evoluzione naturale: giovani produttori e cantine storiche iniziano quindi a confrontarsi e ad affrontare – uno dopo l’altro – tutti gli step necessari.
Insieme si può fare tanto, e restare uniti lavorando sodo è ciò che ha caratterizzato ogni membro dell’Associazione Produttori del Nizza, fin dal primo giorno.
È grazie al Rio Nizza, che attraversa l’area del Nizza docg, che si è potuto optare per questo nome breve ma così democraticamente rappresentativo di tutti i 18 Comuni nei quali si può produrre questo vino.
Si inizia a seguire il disciplinare, che prevede minimo 18 mesi di affinamento: infatti, la prima annata che riporta la docg Nizza è quella della vendemmia 2014.
Come l’acqua del Rio che gli ha dato il nome, tutto per il Nizza scorre fluido e naturale. Tra gli addetti ai lavori dell’Associazione inizia a circolare una frase frequente: “il Nizza non si ferma mai”. La famiglia del Nizza, quella dei produttori, dei lavoratori e dei suoi appassionati, cresce così a ritmo costante.
Con questi primi #20anniperilnizza, una visione ancor più alta si è materializzata nel futuro dell’Associazione: e di certo, con la determinazione e l’entusiasmo che caratterizza i produttori del Nizza, questa storia continuerà riempiendosi di altri capitoli emozionanti ancora da scrivere…
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