“Il consumo di alcol provoca malattie del fegato”. “Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. Equiparando il vino alle sigarette, l’ Irlanda potrebbe essere il primo Paese in Europa – con l’ assenso di Bruxelles – ad applicare queste diciture sulle etichette delle bevande alcoliche, compreso il vino.
Ogni distributore di carburanti, in Italia, avrà l’obbligo di mostrare un cartello con indicato il prezzo medio della benzina, stabilito ogni giorno dal Ministero dell’ Ambiente, accanto al proprio prezzo di vendita.
Ma siamo matti? Siamo di fronte all’ inganno delle etichette e alla beffa per consumatori e automobilisti.
Fior di scienziati, medici e organizzazioni sulla sanità hanno stabilito che, in giusta e moderata quantità, il vino fa bene alla salute delle persone. Mentre anche solo una sigaretta è dannosa, un bicchiere di rosso o di bianco al giorno può portare benefici al cuore e al cervello, diminuendo il rischio di attacco cardiaco e di ictus. E invece l’ Europa – anziché occuparsi di cose ben più serie – dà il via libera a queste etichette allarmistiche. Poi arriveranno anche le foto terroristiche che già appaiono sui pacchetti dei tabacchi? Intanto nel mondo vitivinicolo cresce la preoccupazione per i danni al settore che potrebbero derivare da queste comunicazioni errate. Se anche altri Paesi UE seguiranno l’ esempio dell’ Irlanda ci sarà, inevitabilmente, un calo nelle esportazioni dei nostri pregiati vini. Non è certamente questa la strada giusta per educare ad un consumo consapevole di alcol.
E passiamo alla benzina. Altra beffa, altro inganno. Cosa può fare l’ automobilista di fronte ad una evidente differenza di prezzo al litro fra il costo indicato dalla stazione di servizio e quello medio stabilito dal governo? Può chiedere lo sconto? Nel 70 per cento delle stazioni di servizio italiane il prezzo è deciso – da remoto – direttamente dalle compagnie petrolifere. Il gestore non può intervenire. Quindi l’ indicazione del prezzo medio è quantomeno inutile.
Insomma, davvero etichette e cartelli che sono una beffa oltre che un inganno.
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